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Storia dell'immigrazione italiana

Antonella Randazzo
4.9/5 (26098 ratings)
Description:Storia delle cause e delle conseguenze dell'immigrazione italiana e di quella dei paesi del Terzo Mondo in Italia. Nell'Italia del 1864, il ministro Minghetti decideva di imporre tasse anche sui beni di primaria necessità. Il gettito fiscale sarebbe stato distribuito tra lo Stato e i Comuni. Con la legge n. 1862 del 30 luglio 1864 si permetteva ai Comuni di imporre dazi sul consumo di bevande ed alimenti. Saranno imposti dazi anche sulla pasta, sulle farine, sui cereali e sul vino, col risultato che i ceti meno abbienti si trovarono in grosse difficoltà, costretti a diminuire i consumi di beni di primaria necessità, e alcuni si trovarono al limite della possibilità di sopravvivenza. Come se non bastasse, fu introdotta la naia obbligatoria, che sottraeva braccia all'agricoltura. I progetti del Regno d'Italia stavano guardando con simpatia la partenza di soldati verso l'Africa alla conquista di colonie. Le proteste da parte della povera gente furono tante, basti pensare alle sollevazioni che si verificarono a Milano, come a Napoli, per difendere il minimo diritto a sfamarsi. L'episodio più celebre è quello del maggio 1898, quando davanti allo stabilimento della Pirelli un dipendente distribuì volantini che spiegavano la necessità di dare più diritti ai lavoratori, l'operaio fu arrestato e questo sollevò proteste e disordini, alcuni operai seguirono il compagno arrestato fino in caserma, ma giunti lì vicino la polizia fece fuoco senza pietà sulla folla uccidendo una persona e ferendone cinque. Milano diventò una città sotto assedio. Sarà chiamato a risolvere il problema il generale Fiorenzo Bava Beccaris che opterà per i cannoni: prese a cannonate diverse strade affollate uccidendo ottanta persone e ferendone quattrocentocinquanta. Il re, poco tempo dopo, lo premierà con una medaglia al valore (l'anarchico che lo ucciderà nel 1900 dichiarerà di aver vendicato quelle vittime). Questo bastava a capire che la povertà e la fame non si sarebbero risolte tanto facilmente, anzi, nel giro di pochi anni la pressione fiscale fu raddoppiata, costringendo molti italiani a guardare con speranza la possibilità di cercare fortuna fuori dall'Italia. In particolare nel Sud, i contadini che avevano nutrito grandi speranze di miglioramento economico grazie all'Unità d'Italia, si trovarono amareggiati perché le cose cambiarono in peggio, e sarà proprio il Sud a pagare di più per le spese delle guerre d'indipendenza e per il risanamento del debito dello Stato. Quintino Sella progettò un piano per aumentare le entrate riducendo gli stipendi dei dipendenti pubblici e aumentando la pressione fiscale. Soprattutto l'imposta sul macinato fu un grande flagello per i poveri contadini che si nutrivano soprattutto di pane, polenta e pasta. La pressione fiscale crebbe a dismisura e in modo non equo: si pagava più al Sud che al Nord. Il Regno d'Italia non affrontò con serietà nemmeno il problema dell'analfabetismo, e investì nella scuola meno risorse di qualsiasi altro paese europeo. Napoli, come altre città d'Italia, sprofondava nella miseria e nella fame. Le masse agricole analfabete, del Sud e del Nord, prive di mezzi per sopravvivere, furono costrette ad emigrare con la speranza di migliorare la propria situazione.We have made it easy for you to find a PDF Ebooks without any digging. And by having access to our ebooks online or by storing it on your computer, you have convenient answers with Storia dell'immigrazione italiana. To get started finding Storia dell'immigrazione italiana, you are right to find our website which has a comprehensive collection of manuals listed.
Our library is the biggest of these that have literally hundreds of thousands of different products represented.
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PDF, EPUB & Kindle Edition
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Release
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Storia dell'immigrazione italiana

Antonella Randazzo
4.4/5 (1290744 ratings)
Description: Storia delle cause e delle conseguenze dell'immigrazione italiana e di quella dei paesi del Terzo Mondo in Italia. Nell'Italia del 1864, il ministro Minghetti decideva di imporre tasse anche sui beni di primaria necessità. Il gettito fiscale sarebbe stato distribuito tra lo Stato e i Comuni. Con la legge n. 1862 del 30 luglio 1864 si permetteva ai Comuni di imporre dazi sul consumo di bevande ed alimenti. Saranno imposti dazi anche sulla pasta, sulle farine, sui cereali e sul vino, col risultato che i ceti meno abbienti si trovarono in grosse difficoltà, costretti a diminuire i consumi di beni di primaria necessità, e alcuni si trovarono al limite della possibilità di sopravvivenza. Come se non bastasse, fu introdotta la naia obbligatoria, che sottraeva braccia all'agricoltura. I progetti del Regno d'Italia stavano guardando con simpatia la partenza di soldati verso l'Africa alla conquista di colonie. Le proteste da parte della povera gente furono tante, basti pensare alle sollevazioni che si verificarono a Milano, come a Napoli, per difendere il minimo diritto a sfamarsi. L'episodio più celebre è quello del maggio 1898, quando davanti allo stabilimento della Pirelli un dipendente distribuì volantini che spiegavano la necessità di dare più diritti ai lavoratori, l'operaio fu arrestato e questo sollevò proteste e disordini, alcuni operai seguirono il compagno arrestato fino in caserma, ma giunti lì vicino la polizia fece fuoco senza pietà sulla folla uccidendo una persona e ferendone cinque. Milano diventò una città sotto assedio. Sarà chiamato a risolvere il problema il generale Fiorenzo Bava Beccaris che opterà per i cannoni: prese a cannonate diverse strade affollate uccidendo ottanta persone e ferendone quattrocentocinquanta. Il re, poco tempo dopo, lo premierà con una medaglia al valore (l'anarchico che lo ucciderà nel 1900 dichiarerà di aver vendicato quelle vittime). Questo bastava a capire che la povertà e la fame non si sarebbero risolte tanto facilmente, anzi, nel giro di pochi anni la pressione fiscale fu raddoppiata, costringendo molti italiani a guardare con speranza la possibilità di cercare fortuna fuori dall'Italia. In particolare nel Sud, i contadini che avevano nutrito grandi speranze di miglioramento economico grazie all'Unità d'Italia, si trovarono amareggiati perché le cose cambiarono in peggio, e sarà proprio il Sud a pagare di più per le spese delle guerre d'indipendenza e per il risanamento del debito dello Stato. Quintino Sella progettò un piano per aumentare le entrate riducendo gli stipendi dei dipendenti pubblici e aumentando la pressione fiscale. Soprattutto l'imposta sul macinato fu un grande flagello per i poveri contadini che si nutrivano soprattutto di pane, polenta e pasta. La pressione fiscale crebbe a dismisura e in modo non equo: si pagava più al Sud che al Nord. Il Regno d'Italia non affrontò con serietà nemmeno il problema dell'analfabetismo, e investì nella scuola meno risorse di qualsiasi altro paese europeo. Napoli, come altre città d'Italia, sprofondava nella miseria e nella fame. Le masse agricole analfabete, del Sud e del Nord, prive di mezzi per sopravvivere, furono costrette ad emigrare con la speranza di migliorare la propria situazione.We have made it easy for you to find a PDF Ebooks without any digging. And by having access to our ebooks online or by storing it on your computer, you have convenient answers with Storia dell'immigrazione italiana. To get started finding Storia dell'immigrazione italiana, you are right to find our website which has a comprehensive collection of manuals listed.
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